Ingredienti
Cremosa e dall’intenso sapore di carne, la salsa gravy non può mai mancare il giorno del Ringraziamento, insieme al tacchino.
Non c’è festa del Ringraziamento che si rispetti senza un’abbondante dose di salsa gravy. Solitamente preparata a partire dal fondo di cottura dell’arrosto, ha proprio la funzione di accompagnare il tacchino ripieno così da renderne più tenere e saporite le carni.
Volendo descrivere in parole semplici la ricetta della salsa gravy, potete pensarla come una sorta di besciamella preparata a partire da un classico roux ma ottenuta sostituendo il latte con il brodo. Il risultato, è una salsa cremosa dall’intenso profumo di carne, perfetta per accompagnare l’arrosto oppure da servire insieme agli Yorkshire pudding. Insomma, se volete celebrare il Thanksgiving Day, questa ricetta non può proprio mancare!
Come preparare la ricetta della salsa gravy
La preparazione è piuttosto semplice e, come abbiamo detto, ricorda quella della besciamella. Vediamo insieme i passaggi.
- Cominciate mettendo il burro in un pentolino e facendolo sciogliere a fiamma bassa.
- Unite quindi la farina, mescolando con una frusta da cucina in modo da evitare la formazione di grumi, e lasciate cuocere a fiamma media fino a che il fondo non avrà assunto un piacevole color nocciola.
- Versate a questo punto il brodo di carne a filo, sempre mescolando con la frusta.
- Cuocete la salsa fino a che non si sarà addensata, ossia circa 5-10 minuti dopo la presa di bollore, e trasferitela in un’apposita salsiera.
Ecco un video con tutti i passaggi per realizzarla. Come potete vedere non c’è niente di più semplice.
Questa salsa trova impieghi diversi a seconda dei paesi. Negli Stati Uniti è la regina del Ringrazimento insieme al tacchino ripieno e alle mashed potatoes, una purea di patate ricca di burro. In Inghilterra e Irlanda invece viene solitamente servita insieme al Sunday roast, l’arrosto della domenica, e ai celebri Yorkshire pudding.
Salsa gravy con fondo dell’arrosto
La salsa gravy va gustata calda insieme alla carne e può essere preparata sia con brodo di dado, sia con del brodo di carne a scelta, purché bello carico. Solitamente si tende a preferire del brodo ottenuto dallo stesso tipo di carne che si va a servire. In realtà la ricetta più tradizionale prevede l’utilizzo del fondo di cottura dell’arrosto.
In questo caso per prima cosa dovrete trasferire il fondo in un contenitore e farlo raffreddare. Dopo un paio di ore (anche in frigorifero), il grasso sarà affiorato, solidificandosi. Pesatelo e trasferitelo in una pentola con pari peso di farina. Cuocete il roux quindi unite prima la parte liquida del fondo e poi tanto brodo quanto basta a ottenere la giusta consistenza.
Dovrete sempre rispettare la seguente proporzione: 1 parte di grasso, 1 parte di farina, 10 parti di liquido. Per esempio per 50 grammi di grasso ci vorranno 50 g di farina e 500 ml di liquido misto tra fondo di cottura e brodo.
Conservazione
La salsa gravy si mantiene in frigorifero per massimo un paio di giorni, chiusa in un contenitore ermetico.
Origine e storia
Non è ben chiaro quale sia l’origine della salsa gravy, più semplicemente chiamata gravy. Anche sul nome esiste un acceso dibattito. Il termine pare derivare dall’inglese medio gravè con radici nel termine latino granatus, ossia pieno di grani con riferimento ai grumi che si formano addensando la salsa con amidi e farine.
Per non parlare poi della disputa in seno alla comunità italoamericana che sostiene che il termine più corretto per indicare il sugo dell’arrosto sia sauce e non gravy. Quello che è certo è il ruolo fondamentale di questa ricetta nei paesi anglofoni al punto da essere definito “comfort liquido” da Felicity Cloake sul noto quotidiano Guardian.